

In una centrale geotermoelettrica il vapore naturale fa muovere una turbina collegata a un alternatore che genera corrente elettrica. Il residuo viene fatto condensare in una torre di refrigerazione e iniettato nuovamente nel sottosuolo.
I vantaggi dell’energia geotermica sono molto evidenti:
è praticamente inesauribile, purché piova, e il suo sfruttamento non produce emissioni di gas che causano l’effetto serra, né inquina;
la reiniezione dei fluidi già usati nel sottosuolo consente un recupero degli scarti e una certa indipendenza dalle ricariche dovute alle piogge;
si tratta di un’energia che può essere utilizzata non soltanto per produrre energia elettrica, ma anche calore;
l’energia termica può essere utilizzata per riscaldare le case o le serre, come avviene, ad esempio, in Islanda.
Nel 1904 a Larderello (Pisa) fu installato il primo generatore elettrico mosso dal vapore di un soffione. L’utilizzazione non elettrica dell’energia geotermica sarà più importante, nel futuro, di quella elettrica. Infatti nel sottosuolo sono molto più abbondanti le acque che hanno una temperatura di 60-70°C rispetto a quelle ad alta temperatura che possono far funzionare le centrali.