Le materie prime della carta

La carta è un materiale formato da milioni di fibre di cellulosa, saldate insieme tra loro e ad altri materiali (collanti, coloranti e sostanze minerali).
La principale materia prima utilizzata per fare la carta è il legno, ricavato, in genere, da alberi coltivati apposta per produrre cellulosa.
Sono foreste composte di alberi a rapida crescita che si trovano nelle regioni settentrionali del Canada, degli Stati Uniti, dell’Europa e della Russia. In queste foreste gli alberi tagliati ogni anno sono sostituiti da un numero uguale di nuove piante, che saranno pronte per il taglio entro 10 o 20 anni: così il patrimonio forestale non si impoverisce mai.
I legnami utilizzati si distinguono in:
legnami a fibra lunga, provenienti da piante resinose (pino, abete, larice);
legnami a fibra corta, provenienti da latifoglie (faggio, betulla, eucalipto, pioppo).
Oltre al legname proveniente da piantagioni a rapida crescita (come i pioppi nella valle Padana), vengono anche impiegati:
scarti di segherie, fabbriche di imballaggi o mobili;
tronchi di piccola pezzatura, comunque non utilizzabili per altre lavorazioni;
sottoprodotti della foresta, vale a dire alberi non adatti ad essere segati in tavole, cime di piante, rami, ecc.;
in via sperimentale si utilizzano anche la paglia, le alghe marine, alcune piante annuali (sorgo, manioca, cotone, lino).
Le materie prime ausiliarie
Le fibre vegetali, per essere trasformate in carta, devono essere opportunamente lavorate e mescolate con le sostanze denominate ausiliarie.
I prodotti ausiliari si distinguono in sostanze di carica e sostanze collanti.
Le sostanze di carica sono sostanze chimiche che, riempiendo gli spazi compresi tra le fibre, consentono di ottenere una carta più liscia e più bianca.
Le principali sostanze collanti sono la resina, l’amido, la caseina, le cere, le resine sintetiche. L’impiego di questi prodotti conferisce alla carta un’impermeabilità ai liquidi ed agli inchiostri, rendendola così scrivibile. Infatti un foglio di carta non collato è generalmente assorbente.

La carta da macero
L’industria cartaria utilizza, in misura sempre maggiore, fibre di recupero derivate dal riciclo di carte e cartoni usati (carta da macero).
Il consumo di carta da macero ha ormai superato, in Italia, il 50% sulla produzione totale delle cartiere ma il riciclaggio delle fibre può avvenire per un numero limitato di volte, da 5 a 7, a causa del loro deterioramento.
A seconda delle fonti di raccolta, le carte da macero si distinguono in:
macero industriale e commerciale, costituito dagli scarti di industrie cartotecniche ed editoriali, cartone ondulato, imballaggi di cartone, rese di giornali e di quotidiani, ecc.;
questo macero, di ottima qualità, viene raccolto da recuperatori professionali presso le industrie specif che, gli uffici, i supermercati, quindi è selezionato, imballato e fornito alle cartiere per rientrare nel ciclo produttivo;
macero domestico, costituito dalla raccolta di carte e cartoni provenienti dalle abitazioni, piccoli negozi e uffici; questo macero non deve essere mescolato con altri rifiuti che lo inquinano e lo rendono inutilizzabile: ciò presuppone l’organizzazione, da parte dei Comuni, della raccolta differenziata dei rifiuti.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: